Il piano tedesco di incentivi fino a 9mila euro per l'acquisto di auto elettriche


La Germania si prepara a introdurre un piano di incentivi per il mercato dell'auto, ma a beneficiarne saranno soprattutto le auto elettriche più accessibili. Nell'ambito di un pacchetto di misure del valore di 130 miliardi volto a sostenere l'economia duramente colpita dagli effetti della pandemia del coronavirus, la coalizione di governo ha concordato un piano per l'automotive che prevede fino a 9 mila euro di bonus per le vetture a emissioni zero entro i 40 mila euro, ma che al tempo stesso esclude le auto a benzina, gasolio, mild hybrid e full hybrid, anche quelle con valori di emissioni di CO2 contenute.

Nello specifico, l'indennizzo massimo somma i contributi statali, fino a 6 mila euro sotto i 40 mila euro di prezzo, a quelli che devono erogare i costruttori, pari a 3 mila euro. Secondo quanto riportato dalla Bild, il contributo, seppur di entità minore, sarebbe esteso anche alle auto plug-in: acquistando un modello entro i 40 mila euro di prezzo, i tedeschi godranno di una sovvenzione complessiva di 6.750 euro (4.500 euro di incentivi governativi più 2.250 euro di contributi delle Case). 

Premiati i marchi generalisti. Una misura indirizzata a un mercato, quello dell'elettrico, ancora marginale, che nel 2019 ha rappresentato in Germania solo l'1,8% dell'immatricolato tra le automobili, ma destinata ad avvantaggiare il principale costruttore locale: la Volkswagen. Il tetto dei 40 mila euro, infatti, premia un modello chiave per il futuro della Casa di Wolfsburg come la ID.3 (che ha prezzi di partenza sotto i 30 mila euro), ma anche, guardando altrove, le piccole a batteria del gruppo PSA (Opel Corsa-e e Peugeot e-208) e le coreane Kia e-Niro e Hyundai Kona Electric. La soglia stabilita, però, taglia fuori tutto o quasi l'universo del premium, non certo irrilevante per il mercato tedesco.

Le stazioni di servizio devono fornire la ricarica. Il colpo d'acceleratore sull'elettrico impresso dal governo tedesco non si limita agli incentivi: nel piano economico è previsto anche l'obbligo per tutte le stazioni di rifornimento (un totale di oltre 14 mila sull'intero territorio nazionale) di installare colonnine di ricarica per le auto elettriche o ibride plug-in. La scarsa disponibilità di infrastrutture dedicate, infatti, viene indicata come il principale deterrente allo sviluppo della domanda di vetture a emissioni zero nel primo mercato automobilistico europeo.  

Iva ridotta e tassa sull'auto progressiva. La Germania ha poi in programma di ridurre temporaneamente l'Iva dal 19% al 16% e si prepara a riformare la tassa sull'auto: dal gennaio del 2021, le vetture con emissioni sopra i 95 g/km di CO2 saranno sottoposte un'imposta progressiva, altra notizia non propriamente favorevole per tutte quelle Case, specialmente quelle locali, che vendono molte Suv. A delinearsi in via definitiva, insomma, è uno schema di aiuti al settore molto diverso da quello emerso nelle prime indiscrezioni dei giorni scorsi. Presumibilmente a causa della mediazione che si è resa necessaria tra le due parti costituenti la coalizione che detiene la maggioranza nel Bundestag: l'Spd, i socialdemocratici che si erano detti favorevoli a un sostegno per l'auto, ma solo rivolto all'elettrico, e la Cdu della cancelliera Angela Merkel.    

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18.10.20
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